Un posto magico: ci si aspetta di vedere, da un momento all’altro, qualche specie non terrestre passarti a fianco. Magari una fata o uno gnomo.
Il percorso è abbastanza semplice, si può lasciare la macchina in uno spiazzo proprio all’inizio del sentiero, prima di entrare nella gola vera e propria si possono ammirare “le pisciarelle”: dei “buchi” che l’acqua ha prodotto tramite l’erosione nella roccia e che permette una caduta dell’acqua dall’alto come se piovesse. Superato il percorso nella Gola si può entrare in un meraviglioso faggeto che si inerpica per la montagna fino a raggiungere il suggestivo eremo di San Leonardo (purtroppo a seguito del terremoto la chiesa è stata chiusa al pubblico): un’antica chiesa tutta bianca che spicca rispetto al verde delle montagne sullo sfondo ed entra in sintonia con le cime innevate.